Lo sviluppo software negli ultimi anni è cambiato a ritmi sempre più rapidi, ma a parte la velocità alla quale ormai siamo abituati c’è un altro elemento con il quale fare i conti: il numero delle possibilità.
Eh sì perché, al contrario di qualche anno fa, al giorno d’oggi il numero delle alternative che abbiamo è diventato praticamente ingestibile. Non sarò certo l’unico a pensare che sia ormai impossibile restare aggiornati su tutto. Per rendersene conto, semmai ce ne fosse ancora bisogno, basta prendere un linguaggio qualunque tra quelli più in voga (javascript, ruby, php, Objective-C, C#, Python, e così via) e cercare quanti framework/librerie/strumenti sono disponibili. Poi, provare a valutare con quale linguaggio/framework/strumento è più conveniente iniziare il prossimo progetto e perché.
In effetti, a quanto pare, non sono l’unico ad avvertire questo nuovo scenario: in questi giorni mi sono imbattuto in un articolo che vale la pena leggere, dal titolo Anche tu potresti essere vittima del blocco dello sviluppatore. Si tratta di un articolo molto interessante perché riesce a mettere il fuoco su una questione davvero nodale: è meglio approfondire sempre di più la tecnologia che già conosciamo, rischiando però che qualcun altro sviluppi le nostre applicazioni prima e meglio con altri strumenti, oppure è meglio espandere e diversificare sempre di più le proprie conoscenze tecnologiche, con il relativo dispendio di energie, soldi e tempo tolti allo sviluppo delle nostre app?
Un dilemma senza dubbio notevole, e personalmente concordo con l’opinione dell’autore dell’articolo: non esiste una risposta corretta al quesito, perché ogni opzione ha i suoi pro ed i suoi contro. E forse ricordarselo e scendervi a patti è l’unico modo di uscire del blocco dello sviluppatore.
Ma voi che ne pensate? Quale delle due opzioni avete scelto, alla fine?