L’informatica è il settore del futuro. Puntualmente, ogni anno, almeno uno studio sul mercato del lavoro scolpisce su carta e web questa granitica certezza. Il futuro però non è ancorato semplicemente a un percorso di studi “gettonato” con la speranza del posto (quasi) fisso. Ci si arriva giorno dopo giorno, grazie alla volontà e alla passione dei singoli e alle menti illuminate che saggiamente fanno luce sul percorso di crescita formativa, umana e professionale. La storia che stiamo per raccontarvi ha 3 protagonisti: un’azienda informatica di Vigliano Biellese (BI), la Robinson srl, sul mercato dal 1992; un ITIS, l’Istituto Quintino Sella di Biella; il nostro Instant Developer Foundation, nelle vesti di oggetto magico – come insegna lo Schema narrativo di Propp – che trasforma studentesse e studenti impegnati nell’alternanza scuola-lavoro in giovanissimi programmatori da integrare nell’organico aziendale.
La storia della Robinson Academy ha ancor più valore se consideriamo le dimensioni aziendali: siamo di fronte a una PMI che si prende cura della formazione professionale con la filosofia propria solitamente di una grande multinazionale. Non a caso l’esperienza dell’Istituto è stata insignita del Premio di Eccellenza Duale dalla Camera di Commercio Italo-Germanica (Ahk Italien), per la capacità di coniugare in un unico progetto formativo scuola, impresa, giovani e occupabilità.
“Il progetto nasce da una necessità” – racconta Franco Borlo, Amministratore Delegato dell’azienda biellese – “Affiancare il nostro team di consulenti e sviluppatori a forze fresche, formate sul Cloud e sullo sviluppo software per mobile. Abbiamo scelto la scuola come bacino da cui attrarre nuovi talenti per vocazione personale – l’AD è un ex insegnante ndr – e per favorire il ricambio generazionale”. Una chiave che, se attuata costantemente da scuole e imprese, potrebbe essere l’antidoto al consueto mismatching fra le competenze coltivate fra i banchi degli Istituti secondari e le esigenze produttive delle aziende.
Il progetto formativo inserisce il meccanismo dell’alternanza scuola lavoro in un piano più ampio, dove ragazze e ragazzi sono innanzitutto invogliati a comprendere se i mestieri dell’informatica possono essere, per inclinazione e motivazione, in linea con le proprie aspettative professionali. Le 4 fasi del progetto accompagnano gli studenti dai laboratori scolastici alla factory aziendale, con un processo che parte da un’infarinatura generale sul lavoro di sviluppo sino ad arrivare ai linguaggi e metodi di programmazione e all’organizzazione aziendale. Step by step, libri e quaderni lasciano spazio ai block notes, i banchi diventano le postazioni di lavoro, gli orari scolastici, per chi si distingue, si tramutano in orari d’ufficio. Il tutto abbandonando sin da subito l’approccio frontale per favorire l’apprendimento pratico, direttamente dal desktop dei professionisti e dei formatori aziendali.
“Nel taglio pratico che abbiamo dato all’intero percorso, l’IDE Instant Developer Foundation gioca un ruolo importantissimo”, spiega Franco Borlo. “Dedichiamo alla presentazione e alla formazione sull’IDE buona parte della prima fase in aula, che per semplicità d’uso, completezza e tool messi a disposizione è un’ottima porta d’accesso per gli sviluppatori alle prime armi”. Un percorso che prosegue all’interno dell’azienda, “dove ragazze e ragazzi sono chiamati a realizzare parti di app in cloud o mobile con l’interfaccia che hanno già imparato a conoscere a scuola. Un sistema che li affranca e li stimola, poiché nulla dà più fiducia in sé stessi del vedere realizzato con le proprie mani e la propria testa un qualcosa che prima non esisteva, in tempi rapidi”. Vantaggi che fanno di Instant Developer Foundation una soluzione operativa che ben coniuga formazione, crescita e produzione sul campo.
Ancora oggi la collaborazione fra Robinson e l’ITIS Quintino Sella di Biella (e quella con l’ITCS Eugenio Bona) continua a sfornare nuovi talenti. La possibilità di nuove collaborazioni sottolinea il valore dell’operazione, che in appena due anni ha visto la partecipazione alle attività curriculari di Alternanza Scuola-Lavoro di 35 studenti, più 12 su base volontaria. 9 ragazzi hanno potuto accedere ad uno stage Post-Diploma in azienda della durata di 6 mesi e 4 sono stati assunti come Apprendistato Professionalizzante. Una bella storia di cui Instant Developer è felicemente protagonista, al fianco dei giovani programmatori, a cui non possiamo che inviare il nostro consueto incoraggiamento: c’mon, let’s code!