La pandemia globale legata al nuovo coronavirus, il COVID-19, ha costretto tutto il mondo a ripensare al nostro modo di vivere quotidiano: dal lavoro alla scuola, passando per l’intrattenimento. Negli ultimi giorni tutto si è trasformato. E l’ha fatto con una velocità impressionante, condensando in poche settimane ciò che normalmente avrebbe richiesto parecchi anni.
Del resto, non ce lo aspettavamo: nella prima metà del mese di gennaio, quando si è diffusa globalmente la notizia dell’esistenza di un nuovo virus in Cina, confinato per lo più nella regione dello Hubei, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato pressoché nullo il rischio di pandemia su scala mondiale. Per questo motivo, nessuno era davvero preparato al ruolo e all’impatto che il COVID-19 avrebbe poi avuto nel re-thinking della quotidianità e del business. Un impatto destinato a durare anche oltre la fine di questa emergenza internazionale.
La Trasformazione Digitale all’improvviso: di necessità, virtù
Il mondo non se lo aspettava e non era di certo preparato a gestire l’emergenza. Ma il coronavirus si è imposto comunque nostro malgrado e, in risposta ai divieti di spostamento, alla chiusura delle scuole e delle aziende non appartenenti alle filiere essenziali, alle raccomandazioni di non riunirsi in gruppo e di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro per limitare la diffusione del virus, molte persone si sono rivolte agli strumenti digitali per riottenere una parvenza di normalità. Al di là delle singole iniziative, è stato indispensabile trasformare digitalmente i luoghi di lavoro, a partire dalle scuole, per essere in grado di continuare ad operare in modo efficace e senza fermare del tutto la nostra società.
Una sfida che l’Italia sta dimostrando di riuscire a vincere, pur con importanti differenze da un caso specifico all’altro. Va da sé che quelle aziende che erano già altamente digitalizzate e che avevano incorporato nella propria cultura aziendale la necessità di implementare tutte le novità in materia di Trasformazione Digitale, sono state quelle in grado di anticipare la concorrenza e affrontare al meglio questo nuovo scenario.
D’altra parte, anche le imprese e le realtà aziendali più reticenti dal punto di vista dell’innovazione tecnologica spesso sono state costrette ad implementare – loro malgrado – tutta una serie di buone pratiche digitali: non senza scoprirne la comodità, la semplicità di implementazione e i numerosi vantaggi in termini di organizzazione e di efficienza. Le premesse per un cambiamento epocale ci sono tutte: anzi, il cambiamento è già qui.
Il Governo riconosce l’importanza della Trasformazione Digitale e annuncia importanti investimenti
Non sono state solo le imprese – e i singoli cittadini – a realizzare improvvisamente la centralità della Trasformazione Digitale sul luogo di lavoro. Anche la politica e il mondo istituzionale in generale ne hanno preso atto e hanno riconosciuto l’importanza, per l’imprenditoria nostrana, di investire in questa direzione con il supporto finanziario dello Stato. Qualcosa di cui si parla da tanto e che ha coinvolto per la prima volta anche i più scettici, costringendoli a rivalutarne l’importanza.
Lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, nel discorso alla Camera dei Deputati tenuto lo scorso 25 marzo e al Senato il giorno successivo, ha fatto espressamente riferimento alla Trasformazione Digitale e all’importanza che oggi riveste per le imprese italiane. Parole che vale la pena riportare tutte.
Per il rilancio economico dell’Italia, poi, restano di assoluta centralità gli investimenti pubblici e privati nella sostenibilità ambientale e l’impulso sempre maggiore alla trasformazione digitale del Paese.
L’esperienza delle ultime tre settimane ci ha dimostrato che è necessaria e possibile una vera e propria trasformazione in chiave digitale della scuola, dell’università e del lavoro. Ne dobbiamo approfittare. Dobbiamo cercare di volgere in opportunità questa prova durissima che il Paese sta attraversando. Dobbiamo concentrare tutte le migliori energie del Paese e le risorse disponibili sul potenziamento della connettività, della formazione digitale e dell’innovazione tecnologica, assicurando a tutti i cittadini la parità di accesso agli strumenti informatici.
Per attuare efficacemente queste priorità di intervento, in un quadro progettuale di medio e lungo periodo, il nostro Paese avrà bisogno di un assetto normativo semplificato e quanto più favorevole possibile agli investimenti e di risorse pubbliche significative, ma voi sapete che in buona parte sono state già stanziate, per continuare a sostenere l’economia nella fase di uscita e di ripresa del ciclo economico più produttivo.
Parole importanti per le aziende che vogliono investire nella Trasformazione Digitale, ma anche per tutte le Software House, e in generale i professionisti dello sviluppo di software, che hanno il compito di aiutarle a raggiungere le nuove frontiere di questa “trasformazione in chiave digitale”, mai così vicine prima d’ora.
Quali cambiamenti e quali scenari per le Software House?
Fino a poco più di un mese fa, nessuno poteva immaginare che lo Smart Working avrebbe coinvolto, dall’oggi al domani, milioni di italiani e che sarebbe diventato l’unico modo per far sì che molte aziende continuassero a lavorare. Nessuno avrebbe mai pensato che l’home delivery sarebbe stata l’unica soluzione possibile affinché ristoranti e negozi potessero continuare a fornire i propri servizi. Sono molti i consumatori che si sono convertiti agli acquisti online, impauriti dall’idea del contatto con altre persone – anche coloro che non avevano mai ceduto al fascino dell’e-commerce, vuoi per paure, vuoi per questioni di principio. Per non parlare degli eventi fisici portati sul web attraverso piattaforme come Google Meet o Zoom. Di certo, nessuno si aspettava che sarebbe stato così semplice e veloce snellire la procedura burocratica legata alla richiesta e al ritiro di ricette dal medico di base.
Per farla breve, nel corso dell’ultimo mese la tecnologia è entrata prepotentemente nella vita di ognuno di noi e la Trasformazione Digitale è diventata una vera e propria mission da perseguire oggi ed in futuro, poiché ci sono ottimi motivi per affermare che le novità digitali introdotte dal virus avranno effetti importanti anche sul lungo periodo. Quello che stiamo vivendo oggi è probabilmente il primo capitolo di una nuova normalità.
E se durante questa crisi molte aziende hanno dovuto reinventarsi in fretta, affidandosi all’inventiva dei lavoratori e ricorrendo alle numerose iniziative di solidarietà digitale messe in campo da molteplici aziende (qui ci sono quelle che abbiamo attivato noi di Instant Developer), all’indomani di questa pandemia sarà necessario ripensare in modo sistematico e puntuale l’approccio alla trasformazione in chiave digitale delle aziende. La necessità di interventi programmati e di investimenti in questa direzione è oggi sotto gli occhi di tutti.
“Dobbiamo concentrare tutte le migliori energie del Paese e le risorse disponibili sul potenziamento della connettività, della formazione digitale e dell’innovazione tecnologica” ha detto il Presidente del Consiglio. Chiarendo a tutti qual è il compito delle Software House e in generale di chi sviluppa software per professione: aiutare le aziende a ridisegnare completamente i propri processi in chiave digitale, in ottica di miglioramento del proprio business e di creazione di nuove opportunità e, inoltre, aiutare le persone ad accedere più facilmente ai servizi digitali.
Dal canto nostro, la mission di Instant Developer è sempre stata quella di abilitare imprese e persone alla trasformazione digitale realizzando piattaforme di sviluppo in grado di velocizzare e semplificare la creazione di software allo stato dell’arte per crescere insieme ai nostri clienti, i produttori di software. Mai come adesso siamo pronti a rispondere alla chiamata, dando il nostro supporto e mettendo a disposizione la nostra ventennale esperienza per tutte quelle Software House, e in generale per tutti i professionisti dello sviluppo di software, che già da ora devono prepararsi a utilizzare strumenti altamente performanti per poter far fronte all’enorme domanda che arriverà.
Perché arriverà – e lo farà in modo forte e prorompente.
Noi ci siamo.