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Chatbot per e-commerce: 5 idee interessanti

| 20 Novembre 2020 | Lorenzo Quadrini
chatbot ecommerce

Il chatbot è uno dei servizi tecnologici che si sta sviluppando maggiormente negli ultimi tempi, grazie alle sue numerose applicazioni pratiche in diversi settori commerciali. Abbiamo già parlato dei possibili vantaggi in ambito alberghiero, a partire dalla risoluzione delle problematiche dei clienti fino a veri e propri “intrattenimenti” digitali. Anche il settore e-commerce sembra essere un campo di enorme interesse per l’utilizzo di questi software, trovando applicazioni trasversali ed eterogenee: abbiamo raccolto cinque tra le idee più interessanti del momento, che mostrano come commercio elettronico e chatbot riescano ad interagire perfettamente, migliorando notevolmente il rapporto tra utenti ed aziende. 

1. Recupero del carrello abbandonato

Il “carrello abbandonato”, ossia la lista di acquisto che l’utente spesso dimentica durante la navigazione all’interno di un marketplace virtuale, è un fenomeno fisiologico in tutte le aziende che utilizzano l’e-commerce. Il cliente, infatti, adopera sovente il carrello come semplice lista di acquisto, per controllare il prezzo totale dell’eventuale transazione o come memento di acquisto. Inoltre, è naturale che la navigazione dell’utente lo porti ancora più semplicemente a dimenticare il carrello, con modalità molto simili a quelle di una “passeggiata” di shopping virtuale. Questo fenomeno può essere minimizzato grazie a degli appositi chatbot. Attraverso un’interazione dinamica, ma non invasiva, il chatbot può segnalare la presenza di articoli non ancora acquistati, porre domande (raccogliendo dati preziosi circa le motivazioni dietro l’abbandono degli acquisti) e diminuire la percentuale di carrelli abbandonati del marketplace di un’azienda. Si tratta di template già molto utilizzati, vista la relativa semplicità dell’interazione al netto dei suoi evidenti vantaggi.

2. Allungare la permanenza mediante codice sconto fornito a chi sta per abbandonare

Qualunque utente è destinato, chiaramente, ad abbandonare un sito web. Allo stesso modo però, analogamente ad un negozio fisico, è molto importante cercare di intrattenere i clienti il più possibile all’interno del proprio e-commerce, utilizzando strumenti che non siano invasivi, fastidiosi, ma che al contrario stimolino la curiosità del fruitore. I chatbot possono, nel momento in cui il cursore dell’utente abbandona la finestra, intervenire avviando una conversazione, offrendo sconti e promozioni, nonché allertare un eventuale operatore dell’azienda. In questo modo, rispettando la navigazione del cliente, l’impresa riesce sia a massimizzare il tempo di permanenza all’interno del market, sia ad offrire un servizio clienti più veloce ed attento.

3. Check dello status dell’ordine

Una delle maggiori interazioni del cliente con le aziende che hanno un e-commerce è indubbiamente il controllo dello status dell’ordine. Secondo le ricerche di Tidio.com la percentuale media delle richieste degli utenti in tal senso è dell’11,5%. Anche in questo caso l’implementazione di un chatbot di risposta automatica che possa fornire risposte accurate H24 senza oberare gli operatori umani risulta essere una scelta pratica, poco dispendiosa e molto profittevole dal punto di vista della fidelizzazione e del servizio. Si tratta di un’implementazione già molto diffusa nel mercato e-commerce, con evidenti benefici sia per le aziende che per gli utenti. 

4. Messaggi personalizzati sulla base del percorso di navigazione

La personalizzazione dell’esperienza dell’utente è un punto fondamentale per un’impresa, soprattutto nell’ottica di un contatto diretto e costante con i propri consumatori. Nel campo dell’e-commerce, inoltre, la profilazione (nel rispetto delle norme legali riguardanti la privacy) è di vitale importanza per garantire la migliore personalizzazione dell’offerta, incentivando gli acquisti e la fiducia nel marketplace. Questo compito può essere tranquillamente assolto da un chatbot, con dinamiche diverse a seconda delle esigenze. Un primo livello permette, anche manualmente, l’inserimento e il contrassegno degli utenti con particolari tag, in modo da poter offrire una messaggistica personalizzata e adeguata al cliente. I software più avanzati possono memorizzare il percorso di navigazione dei fruitori, elaborando le loro preferenze ed agendo di conseguenza durante la conversazione.

5. Informazioni su sconti e promozioni per favorire un determinato percorso di navigazione

Secondo una recente analisi economica condotta da Epsilon Marketing, il 31% dei consumatori intervistati ha affermato che la proposta di offerte e sconti personalizzati risulta essere il miglior modo per considerarsi utenti “VIP”. Il vantaggio della personalizzazione degli sconti e delle offerte può essere duplice. Da un lato si può favorire l’acquisto grazie a chatbot che, a seconda delle scelte frequenti dell’utente o di particolari trigger (quali una pagina del negozio, la lettura di una pagina del blog aziendale, ecc.), propone una scontistica mirata. Dall’altro lato il chatbot, proprio grazie a una determinata offerta, può veicolare il percorso di navigazione del cliente verso uno specifico settore del proprio e-commerce, con evidenti vantaggi in termini di volume di vendita e promozione. 

Chatbot per e-commerce: una scelta sempre più frequente

Quelle appena viste sono cinque idee che possono tornare molto utili a tutte quelle aziende e-commerce che desiderano implementare l’utilizzo di un chatbot all’interno della loro offerta online. Il punto di forza di tutti e cinque i punti è sicuramente la grande abbordabilità delle proposte, che si manifestano con diversi livelli di complessità, costi e benefici. Ognuno di questi chatbot, infatti, può essere tranquillamente scelto dalle piccole e medie imprese, a seconda delle esigenze e del budget a disposizione. Chiaramente le realtà aziendali più grandi dovranno affidarsi a implementazioni più elaborate, perseguendo concettualmente gli stessi obiettivi di un migliore profitto e una maggiore attrattività della clientela. Allo stato attuale dei fatti, tutto il mondo dello sviluppo software comincia a ragionare in modo sempre più attento sulle potenzialità dei chatbot, la cui presenza nelle nostre attività quotidiane è ormai sempre più importante e consistente. Il settore degli e-commerce è senza dubbio uno di quelli in cui c’è più fermento in tal senso: ad oggi sono tantissimi gli imprenditori che hanno già deciso di implementare un chatbot nel loro marketplace ed è ragionevole pensare che le richieste alle software house non faranno che aumentare. 

Avete sviluppato qualche chatbot per e-commerce particolarmente interessante? Raccontatecelo nei commenti! 

Lorenzo Quadrini
Laureato in Giurisprudenza, praticante avvocato. Da sempre appassionato di tecnologie digitali, ho trovato un punto di incontro tra studio e passione nell'approfondimento delle tematiche relative alla cybersicurezza ed al rispetto della privacy.

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