Case study

Nutribook: un successo targato DeaSoft, con il contributo di Instant Developer Cloud

| 8 Settembre 2020 | Stefano Dughiero
Nutribook

Intervista a Paolo Manzoni, CEO di DeaSoft

DeaSoft è una software house specializzata nella programmazione di piattaforme web-based. La sua app Nutribook, pubblicata sugli store Apple e Android, ha conquistato rapidamente la fiducia degli specialisti della nutrizione e ha raggiunto una quota di mercato pari a quasi il 10% in meno di due anni.

Quando DeaSoft ha iniziato il suo lavoro, però, non mirava alla vendita della app né alla sua monetizzazione in altra forma. L’obiettivo era piuttosto acquisire il know-how necessario per offrire un servizio altamente specializzato anche nel mondo delle app mobile.  

Con Nutribook ha messo alla prova il proprio team sulla progettazione di una app dalle caratteristiche originali e avanzate, così da familiarizzare con nuovi framework e linguaggi di programmazione.

Paolo Manzoni, CEO di DeaSoft, ci racconta in questa intervista come è andata.

Buongiorno Paolo, grazie di aver accettato di fare questa intervista. Per iniziare, puoi raccontarci come nasce il progetto Nutribook?

Buongiorno a voi.

Ci sono due motivi che hanno portato alla nascita di Nutribook e che lo hanno definito per come è oggi.

Il primo era la volontà di creare all’interno di DeaSoft il know-how per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni mobile avanzate e innovative. 

Volevamo approcciarci a un linguaggio di programmazione diverso, che ci aprisse nuove possibilità tecniche. Ci eravamo già confrontati con lo sviluppo di app, ovviamente, ma volevamo alzare l’asticella al massimo.

Il secondo obiettivo era fornire un servizio che fosse effettivamente funzionale e utile per qualcuno. In altre parole, volevamo che la nostra app rispondesse a una necessità di mercato reale.

Così, mettendo insieme queste due esigenze, è venuta fuori l’idea di un di CRM avanzato per i professionisti nel settore della nutrizione e della dietistica.

Nello specifico, Nutribook si rivolge a dietisti, dietologi e biologi nutrizionisti, ovvero alle uniche tre figure che sono abilitate a prescrivere diete secondo la legge italiana.

Voi avevate già molta esperienza nel settore medicale, giusto?

Sì, senza dubbio. DeaSoft nasce nel 2013 muovendo dall’esperienze di un’azienda che già operava nel settore biomedicale e molti nostri clienti fanno parte di quel mondo.

Nella scelta del target specifico però hanno giocato anche altri fattori.

Volevamo un bacino sufficientemente ristretto di utenti, con necessità omogenee, per poter lavorare in modo efficiente sulle personalizzazioni. I liberi professionisti nel mondo della nutrizione rappresentano una platea di circa 15.000 persone, quindi un numero corretto per quelli che erano i nostri obiettivi.

E poi è un mondo nel quale avevate già altri contatti…

Già. Ho tanti amici e conoscenti che lavorano come biologi nutrizionisti. Sono stati proprio loro a farmi notare la mancanza di un’app specifica del settore. Mi hanno aiutato a entrare in contatto con il maggior numero possibile di colleghi tramite associazioni di settore e gruppi Facebook dedicati. 

L’app è stata pensata e progettata, infatti, sulla base delle risposte date a questionari proposti direttamente ai professionisti. In sole 24 ore ne abbiamo raccolti oltre 600, a conferma che davvero quel mondo sentiva la necessità di uno strumento dedicato.

Molto brevemente: in cosa consiste l’app? In cosa Nutribook è davvero diversa dalle altre sul mercato? 

Questa domanda ci riporta, indirettamente, a quella di partenza: che obiettivi avevamo nel crearla. Volevamo creare un oggetto che contenesse al suo interno alta tecnologia, che fosse customizzato, che andasse realmente a risolvere i problemi degli utenti

Le app presenti sul mercato, invece, erano tendenzialmente generaliste, con funzionalità limitate, rivolte al più ampio settore medico nel suo complesso. 

Queste sono alcune delle caratteristiche peculiari di Nutribook; tutte hanno rappresentato altrettanti problemi tecnici, non banali da risolvere: 

  • La gestione del paziente e degli appuntamenti in modo efficace e flessibile, sincronizzata con Google Calendar.
  • La gestione della privacy, inclusa la firma dei documenti da tablet o smartphone, e la conservazione degli stessi in piena ottemperanza del GDPR. 
  • La possibilità di inviare sms automatici dal numero di cellulare del professionista e non con il nome dell’app (permettendo così al cliente di rispondere).
  • La registrazione dei dati antropometrici dei diversi pazienti.

Ci sarebbero poi altre funzioni da citare, come la proiezione della fatturazione del mese, l’emissione delle fatture, la gestione delle note o l’integrazione con il sistema tessera sanitaria. 

Nel complesso l’app copre tutto il ciclo di lavoro del professionista. L’app è gratuita in quasi tutte le sue funzionalità; solo una piccolissima parte è a pagamento. Però, anche in questo caso miravamo più a prendere dimestichezza con le funzionalità e le opzioni legate ai pagamenti, che non a monetizzare realmente. 

Grazie Paolo, sicuramente aver sviluppato da zero tutta l’app vi ha permesso di ricostruire ogni funzione nel modo più efficiente. 

Adesso però vorremmo focalizzarci di più sul processo di sviluppo: come mai avete scelto di appoggiarvi proprio a Instant Developer, e per la precisione a Instant Developer Cloud, per questo progetto?

In parte la risposta la conoscete già: lavoriamo già da tanti anni con le vostre piattaforme di sviluppo sia per le applicazioni web, sia per quelle mobile.

Periodicamente ci guardiamo intorno, non lo nego, e lo abbiamo fatto anche stavolta; però con gli strumenti di Instant Developer c’è un feeling migliore rispetto a tanti altri framework o applicazioni. 

Quando abbiamo dovuto decidere come investire per acquisire questo tipo di conoscenze, in realtà ero abbastanza tranquillo sulla scelta perché con Instant Developer abbiamo sempre avuto esperienze ottime.

In Instant Developer Cloud abbiamo visto grandissime potenzialità anche sotto il punto di vista tecnologico rispetto ad altre piattaforme concorrenti.

Alcuni dei punti di forza che ci hanno convinti? Non dover installare nulla in locale, le integrazioni disponibili, la gestione dei rilasci delle applicazioni… ci sono molti aspetti che ci hanno aiutato tanto. 

Anche solo la possibilità di avere un partner con il quale puoi pianificare l’assistenza in italiano, ad esempio, non è assolutamente scontata.

Riguardo alle tempistiche del progetto, invece, cosa ci puoi dire? 

Come già accennato, la prima idea dell’app e delle funzionalità principali che avrebbe dovuto contenere è nata durante le vacanze di Natale.

A gennaio, febbraio e marzo abbiamo iniziato a disegnare l’app con Instant Developer. 

Molto tempo è stato perso, nei primi mesi, anche solo per dettagliare il progetto e prendere dimestichezza con i nuovi strumenti di lavoro

Nel giro di 3-4 mesi però siamo arrivati ad avere la prima versione del software, quella che possiamo chiamare “versione alfa”. L’abbiamo rilasciata a un gruppo di circa 40 professionisti che ci hanno aiutato a testarla e a migliorarla. 

Il 1° luglio siamo arrivati alla pubblicazione negli app store della versione Beta. 

Erano i tempi che vi aspettavate?

Assolutamente no! Ero partito senza un’idea precisa, ma immaginandomi tempistiche decisamente diverse. Invece siamo arrivati alla pubblicazione negli store in meno della metà del tempo previsto.

Le aspettative sui tempi dello sviluppo sicuramente hanno influito molto sulla scelta dello strumento fin dall’inizio. Ero abbastanza sicuro, conoscendo l’approccio di Instant Developer, che nella piattaforma Instant Developer Cloud ci fossero dei tool, dei meccanismi, dei paradigmi per velocizzare la progettazione e lo sviluppo, ma non avrei mai immaginato di arrivare in soli sei mesi a poter distribuire la versione beta dell’app.

C’è stato poi un altro acceleratore importante: abbiamo acquistato un pacchetto di assistenza che ci ha permesso di condividere il percorso che stavamo facendo con un esperto di Instant Developer.

Ogni settimana rivedevamo insieme il progetto, ricevevamo consigli per utilizzare al meglio i tool della piattaforma, esponevamo eventuali problemi tecnici.

Nei primi sessanta giorni i dubbi sono stati continui, ma ogni dubbio ha trovato una risposta anche oltre le aspettative. Ci siamo messi alla prova e vi abbiamo messi alla prova, ma ne siamo usciti rafforzati.

Per una Software House che fa un investimento, sapere che in caso di problemi c’è qualcuno che risponde e ti aiuta davvero a risolverli fa la differenza.

Dopo la pubblicazione sullo store, invece, cos’è successo?

Dal punto di vista tecnico un’app ha bisogno di aggiustamenti e miglioramenti continui, soprattutto se si è ancora nella fase beta. Posso dire però che l’aggiornamento dell’applicazione con Instant Developer Cloud è sempre stato estremamente semplice e non ha mai dato problemi di tipo tecnico.
Per come è configurato, ci permette di non gestire direttamente la parte sistemistica (e anche questo si traduce in un risparmio di tempi e costi). 

E dal punto di vista economico-finanziario?

Come già detto, l’obiettivo non è mai stato monetizzare con questa app ma dotarci del know-how necessario a poter offrire nuovi servizi. Dopo Nutribook abbiamo già sviluppato altre 5-6 applicazioni mobile per nostri clienti, e questo già sarebbe un ottimo guadagno, senza contare che oggi le app ad alta tecnologia rappresentano una parte integrante della nostra offerta.

Ma non solo: abbiamo avuto anche un rientro eccezionale come notorietà. Già nel primo anno siamo stati contattati da almeno 15 aziende che avevano visto Nutribook… tutte aziende del settore medicale e sanitario. Con alcune sono allo studio progetti interessanti, di cui uno in particolare è già sui nastri di partenza. 

Non escludo che possano nascere, un domani, dei “fratelli” di Nutribook, app rivolte ad altri segmenti di mercato con necessità simili a quelle dei professionisti della nutrizione.

Una storia a lieto fine, insomma…

Sicuramente lo è per i 2.600 professionisti che usano oggi Nutribook e che lo trovano così utile da non poterne fare più a meno. Spesso l’hanno scaricata pensando a funzionalità semplici come la gestione degli appuntamenti e solo dopo si sono resi conto di che aiuto formidabile è per il proprio business.

Ed è stata una tappa importante e decisamente positiva per noi e per il futuro della nostra azienda. 

Aggiungo che è un tassello in più nella lunga collaborazione che abbiamo con Instant Developer; una collaborazione che ormai è sfociata in amicizia, e che esce da questa nuova avventura più solida che mai.

Ringraziamo Paolo per la gentilezza e per le belle parole che ci ha dedicato, e vi invitiamo a scoprire direttamente la sua azienda e l’app Nutribook.

Sul nostro sito, trovate il caso di studio completo con tutti i dati di sviluppo e i risultati ottenuti!

Se invece volete provare gratuitamente Instant Developer Cloud… non vi resta che cliccare qui!

Sito web: www.deasoft.it

email: info@deasoft.it

Telefono: +39 051 0402763

Stefano Dughiero
Marketing & Localization Manager
Lavoro sugli aspetti che riguardano il marketing e l’internazionalizzazione di Instant Developer. Sono perito industriale in informatica e laureato in lingua e letteratura angloamericana. La tecnologia, l'innovazione e tutto ciò che gira attorno alla lingua e alla cultura britanniche e americane sono passioni che si sono sempre intrecciate nella mia vita, nello studio e nel lavoro.

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