Case study

Come una software house acquisisce un posizionamento di mercato originale con Instant Developer

| 30 Giugno 2021 | Stefano Dughiero
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Intervista a Emiliano Maurizio Tosi, Co-Founder di Tepui s.r.l.

Abbiamo incontrato Emiliano Maurizio Tosi per parlare con lui della sua azienda, Tepui s.r.l., e del ruolo centrale che le piattaforme Instant Developer hanno avuto per la sua nascita e il suo sviluppo.

Buongiorno Emiliano, e grazie di essere qui. Partiamo dall’inizio, ovvero da alcuni anni fa, quanto Tepui è nata…

In realtà non è quello l’inizio. Tepui nasce da due società preesistenti che avevano già un bel know-how; la mia esisteva dal ’96 mentre l’altra, la YALLPA di Martino Vedana e Lionello Bandiera, risaliva ai primi anni 2000.

Io sviluppavo già con Instant Developer Foundation da diversi anni, e anche loro. Ci siamo incontrati per un progetto (anzi, è stata proprio Instant Developer che ci ha messi in contatto!) e da lì è nata una splendida collaborazione.

Nel 2017 questa collaborazione è sfociata in una nuova società, Tepui appunto, nella quale sono confluiti tutti gli asset delle due società precedenti. 

Per voi Instant Developer non è solo uno strumento per sviluppare i software da rivendere, ma è anche un vero e proprio “prodotto” che offrite come lavoro in conto terzi.

Sì. Oltre a sviluppare software per le aziende nostre clienti, abbiamo deciso di tentare questa scommessa di mercato: diventare lavoratori in conto terzi per chi usa Instant Developer, che si tratti di aziende o altre software house.

Tepui è organizzata con due laboratori, uno su Treviso e uno su Milano. Questi laboratori spesso si mettono a disposizione di clienti che hanno necessità di sviluppare dei progetti ma non hanno le risorse per farlo. Forniamo quindi persone qualificate, includendo nel costo anche licenze e tutto il resto. 

Offriamo una risorsa (o più) completamente autosufficiente, in grado di affiancare i committenti nei loro progetti di sviluppo basati con le piattaforme Instant Developer.

Devo dire che abbiamo avuto una discreta risposta: in passato ci sono stati momenti in cui le lavorazioni conto terzi occupavano anche il 35% della nostra forza-lavoro (considera che siamo un’azienda di circa 20 persone).

Queste aziende si rivolgono a voi semplicemente per un discorso di mancanza di personale in senso stretto o per avere un’integrazione di competenze, vista la vostra altissima competenza su Instant Developer?

Il principale motivo per cui si rivolgono a noi è che sappiamo dare un mix molto elevato di competenza, continuità nel lavoro e di personale.

Detta in altre parole:

  • abbiamo le risorse in quantità giusta per seguire anche progetti esterni;
  • sono risorse con skill specialistiche molto elevate, molto competenti su queste piattaforme di sviluppo;
  • possiamo infine garantire continuità nel progetto perché non ci limitiamo ad affidarlo a una persona singola, ma favoriamo una condivisione continua. Così, all’interno di ogni laboratorio di sviluppo, abbiamo sempre diverse persone informate sul progetto del cliente e questo si traduce in garanzie per la buona riuscita del lavoro entro i termini previsti. 

Quando affrontiamo un progetto ci facciamo carico anche della sua qualità, condividiamo gli obiettivi con l’utente finale; abbiamo in altre parole un approccio molto più ampio rispetto al semplice body rental che è così comune fra tante aziende del settore IT. Di fatto siamo più partner, che non terzisti.

Tepui ha poi una business unit dedicata alla consulenza manageriale. Come si concilia quest’ulteriore anima con lo spirito e la struttura, invece, della software house?

È vero, ci sono diverse anime all’interno della società. Le due principali le abbiamo rappresentate anche sul nostro sito: una è l’anima consulenziale (ovvero tutto ciò che riguarda il controllo di gestione, la consulenza aziendale, la determinazione dei budget, eccetera) e l’altra è la software house che tra l’altro produce la maggioranza degli strumenti che usiamo per le consulenze (i nostri software sono autoprodotti nel 95% dei casi). 

L’impostazione del lavoro di consulenza vero e proprio comprende lo studio della situazione attuale, la definizione di obiettivi, la scelta dei KPI da monitorare. Tutto questo viene fatto, ovviamente, da consulenti specializzati in questi aspetti.

La parte successiva, ovvero quella del monitoraggio, si avvale invece dei software autoprodotti e può essere monitorata anche dai nostri programmatori. 

Gli sviluppatori, infatti, non sono semplici esecutori ma hanno competenze anche trasversali; ci assicuriamo che abbiano conoscenze sufficienti quantomeno a verificare l’andamento dei diversi indicatori.

Consulenza manageriale e sviluppo software: quanto pesano queste due diverse divisioni dell’azienda, quindi?

Se mi devo riferire al personale dedicato, non è una risposta così semplice da dare proprio perché esiste una commistione continua tra le due attività e il personale che le segue.

Potrei dire che l’attività di Tepui si divide tra un 60% di sviluppo e un 40% di consulenza, ma forse siamo più sul 50% per ciascuna voce.

Passiamo a un’altra suddivisione del lavoro: Instant Developer Foundation e Instant Developer Cloud. Vista la vostra specializzazione, immagino che li utilizziate entrambi.

Sì, certamente, li utilizziamo entrambi senza forzarli, ognuno per il suo scopo, secondo le necessità del progetto.

Quando è arrivato Instant Developer Cloud abbiamo cominciato a utilizzarlo semplicemente considerandolo l’unica alternativa valida allo sviluppo della parte mobile di Instant Developer Foundation. 

All’inizio abbiamo affidato lo sviluppo su Instant Developer Cloud solo ad alcune risorse più qualificate; adesso stiamo però rendendo orizzontale anche questa competenza e l’obiettivo è, piano piano, insegnare a utilizzare Cloud a tutti i nostri programmatori.

Al momento, comunque, un buon 80% del nostro lavoro resta su Instant Developer Foundation, anche perché è più in linea con il tipo di progetti che sviluppiamo generalmente.

A questo proposito, che tipo di software producete, in prevalenza? Ce ne sono di tutti i tipi oppure ci sono delle tipologie di programma, o degli ambiti, delle categorie merceologiche, in cui siete più specializzati? 

Come spesso avviene, i clienti ci chiedono veramente di fare un po’ di tutto. Spesso utilizziamo come base un software sviluppato da noi che funziona sia come gestore degli stati di avanzamento della produzione che come gestore dell’informatizzazione e della digitalizzazione dei processi. È un software che si adatta molto bene, ad esempio, a tutto il vasto mondo del lavoro su commessa, noi lo chiamiamo iDOservice.

Oltre alla gestione delle commesse, un altro ambito nel quale ci sentiamo particolarmente forti è chiaramente la produzione dei sistemi per il controllo di gestione: dalle spese al budget, passando per il cash flow.

Se volessimo sintetizzare in una sola definizione ciò in cui ci sentiamo particolarmente forti, direi che lo siamo nella digitalizzazione dei processi aziendali.

Stiamo già lavorando, però, a nuovi tipi di prodotti.

Vale a dire?

Abbiamo integrato diversi sistemi informativi (dal CRM al software per la gestione) per un progetto in corso con un nostro cliente storico.

Ne sta uscendo uno strumento flessibile e pratico per gestire assistenza e post-vendita, come le chiamate, i diversi giri degli operai dell’assistenza, l’ottimizzazione di tempo e risorse.

In conclusione, vuoi lasciarci un giudizio sintetico sulle piattaforme che ormai utilizzi da così tanti anni, ovvero quelle di Instant Developer?

In una parola, “pratico”. Sono almeno 11 o 12 anni che uso Instant Developer come piattaforma di sviluppo; ho avuto un momento di adattamento iniziale che è durato davvero pochissimo e poi, una volta che ho capito come funzionava, è stato per me molto pratico da utilizzare.

L’aspetto migliore che ho riscontrato sin da subito è che mi consentiva di lavorare senza preoccuparmi dei problemi tecnici legati allo sviluppo (almeno in buona parte, ovviamente: non tutti i problemi potevano essere eliminati).

In tutti questi anni, ho sempre avuto a disposizione uno strumento che mi consentiva di focalizzarmi verso l’interpretazione del bisogno del cliente e le relative soluzioni, invece che su altro. Come direbbero i miei amici, “un software così è tanta roba!”

Ringraziamo Emiliano per la sua disponibilità e vi invitiamo a scoprire di più su Tepui direttamente attraverso il suo sito web. A questo link, invece, potete leggere nel dettaglio questo caso di studio!

Sito web: tepui.it 

email: info@tepui.it

Telefono: +39 02 87199234

Stefano Dughiero
Marketing & Localization Manager
Lavoro sugli aspetti che riguardano il marketing e l’internazionalizzazione di Instant Developer. Sono perito industriale in informatica e laureato in lingua e letteratura angloamericana. La tecnologia, l'innovazione e tutto ciò che gira attorno alla lingua e alla cultura britanniche e americane sono passioni che si sono sempre intrecciate nella mia vita, nello studio e nel lavoro.

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