Intervista a Massimiliano Sorcinelli, CTO & Co-Founder di Quantico e Founder di InitZero
La cura degli aspetti grafici, della capacità di un programma di essere anche accattivante, richiede un impegno non indifferente in termini di ore di lavoro, fra progettazione e programmazione vera e propria.
Nell’ambito degli applicativi per l’industria, questo costo viene percepito semplicemente come non giustificato, per cui le interfacce dei programmi per il controllo della produzione risultano spesso fin troppo essenziali.
Esistono però le eccezioni: aziende che chiedono espressamente di avere applicativi non solo funzionali ma anche accattivanti, belli da vedere e ad alta usabilità. E che, in più, rispondano ai requisiti dell’Industria 4.0, interfacciandosi al meglio e in real time sia con gli operatori umani che con i sistemi-macchina. Insomma, l’Internet of Things che si sposa con l’estetica.
È proprio la richiesta che è stata fatta a Quantico s.r.l.: una richiesta di fronte alla quale è diventato necessario trovare la piattaforma migliore per sviluppare un’app con quelle caratteristiche, mantenendo però sotto controllo i costi di sviluppo e licensing.
Ci parla di questa sfida Massimiliano Sorcinelli, in qualità di CTO di Quantico s.r.l.
Buongiorno Massimiliano, grazie di aver accettato l’intervista. Puoi raccontarci come è nata l’app Reacto Produzione 4.0?
Buongiorno anche a voi. Reacto Produzione 4.0 è nata inizialmente su richiesta di un nostro cliente che, facendo conto lavorazione per i brand dell’alta moda, ci ha richiesto un’app per l’avanzamento della produzione che fosse non solo funzionale e strategicamente migliorativa rispetto al programma preesistente, ma anche bella da vedere.
Si tratta di Galvanica Formelli, un importante player nel settore galvanico industriale, specializzata in trattamenti per oreficeria, argenteria e accessori, che voleva fornire ai propri clienti uno strumento accattivante, bello e intuitivo su cui lavorare e che allo stesso tempo gestisse in modo attivo e in real time tutte le fasi di lavorazione.
Com’era la versione precedente di Reacto?
Era un applicativo desktop tradizionale, sviluppato con Instant Developer Foundation. Funzionale, ma molto meno curato dal punto di vista grafico.
Il “vecchio” Reacto a tutt’oggi gestisce i sistemi macchina dell’azienda; ma per l’avanzamento della produzione ci appoggiamo invece all’app Reacto Produzione 4.0, che ha caratteristiche di usabilità totalmente diverse e che nel tempo ha molto ampliato le sue funzioni iniziali.
Quindi una variazione prevalentemente di forma?
Assolutamente no! Grossa parte della sfida era nel miglioramento funzionale.
Passare da un applicativo desktop a un’app utilizzabile anche in modalità touch, con una cura del tutto diversa anche per gli aspetti estetici, obbligava a cambiare anche gli strumenti di lavoro.
La prima cosa che abbiamo cercato sono stati i dispositivi fisici: una volta individuati quelli, che si basavano su sistemi Android, abbiamo iniziato lo sviluppo dell’app.
Come mai avete scelto Instant Developer Cloud come nuova piattaforma di sviluppo?
Lavoriamo con Instant Developer già da dieci anni: il nostro ERP era già stato sviluppato con Instant Developer Foundation, e avevamo già lavorato altre due volte a progetti che prevedevano un’integrazione tra Cloud e Foundation.
Abbiamo scelto nuovamente Instant Developer Cloud per gestire agevolmente le integrazioni con l’ERP tramite le Web API già disponibili, senza dover sviluppare nuovamente la logica operativa sottostante. Ma non solo: questa volta era necessaria una grande flessibilità dal punto di vista estetico e, soprattutto, la garanzia di utilizzare uno strumento di sviluppo adatto alla gestione real time delle informazioni inviate e ricevute dai macchinari.
Nessun dubbio, quindi, nella scelta dello strumento?
Ovviamente ci siamo anche guardati intorno: non vi nascondiamo che valutiamo continuamente le soluzioni che escono sul mercato, anche oggi, da Flutter a piattaforme basate su Angular.
Per questo progetto specifico, inizialmente avevamo valutato anche una soluzione più tradizionale, un applicativo PHP/JavaScript, che però ci avrebbe limitato nelle integrazioni con i sistemi sottostanti: con i lettori di barcode, ad esempio, e l’integrazione con tutto il mondo RFID (sul quale stiamo lavorando attualmente).
In altre parole, sarebbe stato impossibile fare integrazione in modo nativo con la parte hardware del sistema.
Con una soluzione basata su altri sistemi, ad esempio del mondo Microsoft, avremmo invece avuto un problema di costi di licensing. Avremmo speso, all’incirca, il 20-30% in più.
I vantaggi che ci portava Instant Developer Cloud insomma erano molteplici. Dal punto di vista dello sviluppo, della manutenzione del prodotto (altro aspetto importantissimo!), dei costi.
I tempi di sviluppo degli aspetti prettamente grafici, inoltre, con Instant Developer Cloud sono molto inferiori rispetto ad altre modalità di lavoro.
In sintesi, ci ha permesso di creare un’app che rispetta tutte le specifiche a un costo accettabile per il nostro cliente.
Ci hai detto che il sistema ERP era già basato su Instant Developer Foundation. Se una delle necessità principali era l’integrazione fra gli strumenti, perché non sviluppare anche la nuova app con la stessa piattaforma?
Instant Developer Foundation è perfetto per il mondo desktop/gestionale e dà tanti vantaggi in questo ambito. Per il tipo di progetto che dovevamo sviluppare, il diktat era “massima flessibilità”, soprattutto negli aspetti estetici e di User Experience mobile, e così ci siamo convinti a scegliere questa strada.
Con Instant Developer Cloud siamo arrivati al primo delivery in 15 giorni/uomo e raggiungendo tutti gli obiettivi che il cliente aveva richiesto. All’incirca 25 giorni/uomo in meno rispetto a quanto avremmo ottenuto con altri strumenti di sviluppo!
E poi? Come è cresciuta l’app nel tempo?
La prima versione dell’app era modellata sulle esigenze del solo conto lavorazione e si concentrava sulla gestione degli avanzamenti e dell’estinzione della scheda tecnica di produzione e dei cicli di lavoro.
Oggi, invece, Reacto Produzione 4.0 include altre funzionalità. In particolare, ci sono anche tutti i test operativi: indica quando vanno fatti i test a campione, ad esempio, gestendo anche il prima e il dopo. C’è un’attenzione particolare alle certificazioni per la qualità, e altro ancora.
Si è inoltre estesa per essere utilizzata anche in altri settori: dal solo conto lavorazione siamo passati alle aziende di produzione del settore metalmeccanico, fino al settore food…
Quanti sono gli utilizzatori attuali?
Attualmente Reacto Produzione 4.0 è utilizzato presso otto diverse aziende, tutte medio grandi e che rientrano davvero nel concetto di Industria 4.0.
In tutto si può parlare di circa 600 utenti che utilizzano questo prodotto quotidianamente.
Vedo che insisti molto sul discorso dell’Industria 4.0…
Sì, e lo faccio per due motivi principali.
Il primo è la complessità tecnica: per essere realmente parte di un sistema Industria 4.0, l’app (o più in generale il software) deve essere in grado di interfacciarsi non solo con gli operatori umani, ma anche e soprattutto con i macchinari.
Anzi, possiamo dire che è proprio lì che si realizza tutto: nella presenza di sistemi intelligenti in grado di gestire autonomamente una o più fasi della produzione, in conformità ai migliori standard industriali per l’Internet of Things.
Come già detto, l’integrazione anche con i sistemi hardware è stato un punto centrale di questo progetto.
Il secondo motivo, sicuramente molto interessante per i nostri clienti, è che quest’app può rientrare negli incentivi per l’Industria 4.0 recentemente istituiti, e che al momento ammontano al 50% della spesa totale.
E non lo dico solo come informazione teorica: alcuni degli otto clienti a cui ho accennato sopra hanno effettivamente ricevuto questi contributi.
Se si mettono insieme gli indubbi miglioramenti in termini di efficienza del ciclo produttivo e i contributi statali, va da sé che l’investimento in un’app come Reacto Produzione 4.0 si ripaga davvero in modo molto, molto veloce.
Grazie mille, Massimiliano. Sei stato molto esaustivo. Solo una domanda, prima di finire: ma poi, i committenti dell’alta moda di Galvanica Formelli sono rimasti colpiti dal nuovo sistema informatico?
Altroché! Hanno detto che nessuno dei loro fornitori ha un sistema di monitoraggio e di avanzamento della produzione di questa qualità.
E questo fa piacere a Galvanica Formelli così come fa piacere a noi.
Ringraziamo Massimiliano per il tempo che ci ha dedicato e vi lasciamo i contatti di Quantico per chi volesse maggiori informazioni sulla loro attività (o stesse pensando ad approfittare degli incentivi…)
Sito web:www.wearequantico.it
email: info@wearequantico.it
Telefono: +39 0575 1820365
Trovate maggiori dettagli sul progetto Reacto Produzione 4.0 alla pagina dedicata a questo caso di studio.